Coperture a doppia aggraffatura in lamiera per tetti
Parliamo di coperture continue, ovvero di rivestimenti per tetti realizzati con elementi interi o lastriformi. In questa categoria, sempre più presenti risultano essere le coperture a doppia aggraffatura per tetti.
Queste vengono utilizzate per ogni tipo di edificio, soprattutto in quelli a grossa valenza architettonica. Possono essere una valida alternativa ai rivestimenti in copertura con le classiche tegole, soprattutto se non si vuole appesantire troppo la struttura e se le pendenze, per esempio, sono basse tanto da non essere funzionale l’applicazione della tegola.
Il sistema nasce dall’assemblaggio di lastre metalliche, accostando le une alle altre e vincolandole alla struttura sottostante attraverso graffette. Successivamente le lastre andranno tra di loro solo “aggraffate”, ovvero le costine perimetrali tra le lastre saranno sovrapposte e con apposita apparecchiatura utensile verranno aggraffate tra di loro in singola o doppia aggraffatura.
Quindi i principi alla base dei sistemi aggraffati sono i seguenti:
- Le lastre non vengono fissate meccanicamente alla struttura, per cui hanno possibilità di deformarsi indipendentemente dalle altre;
- Le lastre non vengono forate per il fissaggio, in quanto vincolate alla struttura attraverso delle graffette ovvero supporti separati.
Le coperture metalliche a doppia aggraffatura offrono una vasta gamma di scelte estetiche dovuta alla molteplicità di profilatrici ed aggraffatrici disponibili che consentono una lavorazione economica, garantendo un buon compromesso per le esigenze architettoniche di ogni tipo di struttura.
Rappresenta il sistema di posa per coperture metalliche tra i più sicuri e duraturi, in quanto, con l’assenza di fori di fissaggio, ogni singola lastra realizzata su misura viene praticamente agganciata all’altra o meglio, appunto, aggraffata: aggraffatura significa proprio unione di due lamiere sottili o di due bordi della stessa lamiera eseguita sovrapponendo i lembi e ripiegandoli due volte assieme.
Il punto centrale del successo di questo tipo di copertura è che si fa lavorare il metallo per la tenuta dell’acqua, senza dover utilizzare mastici o guarnizioni. Il che garantisce una durata nel tempo quasi impareggiabile. Infatti, la copertura a doppia aggraffatura è tra i sistemi che più durano negli anni: basti pensare che in passato questa tipologia di copertura è stata frequentemente utilizzata per realizzare coperture di chiese, quindi scelta da chi ha dovuto realizzare strutture pensate per durare nel tempo.
Ecco come funziona la copertura a doppia aggraffatura
Scendendo più nello specifico della realizzazione di una copertura a doppia aggraffatura in lamiere, il ricciolo della doppia piega verticale si trova all’esterno del livello di convogliamento dell’acqua piovana sul manto di copertura, e si può definire impermeabile sui tetti se c’è un minimo di inclinazione. Questo perché la doppia aggraffatura non è impermeabile all’acqua stagnante e quindi in assenza di una minima inclinazione è necessario adottare misure supplementari.
In pratica, il tetto aggraffato è costituito dall’unione di lastre e nastri precedentemente profilati, ottenuta attraverso la sovrapposizione e ripiegatura dei lembi: ogni giunzione è realizzata tramite legatura tra lamiera e lamiera (aggraffatura) che viene chiusa su sé stessa due volte.
A fare da tenuta all’acqua è stesso il metallo e non si vedrà in una simile copertura fissaggi a vista che comportino fori né siliconature, perché le lamiere vengono “cucite” tra loro: non esistono giunzioni la cui tenuta sia affidata a mastici, siliconici o saldature, come nelle altre coperture metalliche.
Da evidenziare che nella progettazione di una copertura a doppia aggraffatura si tengono in considerazione le dilatazioni dei singoli metalli e la copertura viene dotata di sistemi che ne permettono la dilatazione termica in modo da evitare rotture nel tempo.
Ma come si gestisce la progettazione e realizzazione di tetti a doppia aggraffatura quando ci sono dei corpi emergenti tipo un camino o un lucernario? Il rischio che l’acqua si incanali ai lati di un corpo emergente, provocando infiltrazioni è alto. Per questo si utilizzando delle converse che permettono realizzazioni in grado di resistere alle infiltrazioni senza l’ausilio di nessun mastice o guarnizione in gomma o saldatura.
Che materiali sono consigliati per una copertura a doppia aggraffatura?
Solitamente per la realizzazione di una copertura a doppia aggraffatura si utilizzano materiali di qualità proprio per andare ulteriormente ad incentivare la durata nel tempo che già di per sé garantisce la tipologia di copertura.
Non è difficile, infatti, imbattersi in una copertura a doppia aggraffatura realizzata con rame, zinco-titanio e alluminio. Questo perché si punta ad ottenere un ritorno economico non risparmiando sull’istallazione ma sull’investimento pensato per far durare la copertura quanto più in là negli anni.
Tra i materiali più economici consigliati per la realizzazione di un tetto di lamiere a doppia aggraffatura è consigliato l’alluminio in lamierati con stati di malleabilità elevati, per evitare che durante le lavorazioni si verifichino crepature delle lastre.
Tra i più scelti, anche per il fascino estetico offerto, c’è sicuramente il rame, anche se non è propriamente la scelta più economica. E’ possibile trovarlo in commercio in diverse gradazioni di colore, ottenute tramite trattamenti chimici del metallo in sede di fabbrica o produzione.
Ancora, si può utilizzare lo zinco-titanio che offre alcune patinature differenti grazie ad una composizione chimica differente del metallo stesso.