Quali sono gli usi e le applicazioni del silicone sigillante?

Il silicone sigillante è un prodotto di larga diffusione nel settore edile e si rivela indispensabile in molte occasioni e per i più svariati tipi di utilizzo. Ha riscosso un discreto successo tra gli addetti ai lavori per la sua semplicità di utilizzo e per la sua versatilità: essendo un materiale formato da molecole inorganiche generate dall’unione di ossigeno e silicio, ha una proprietà sigillante in grado di aderire tra due superfici di un giunto e di impedire il passaggio di fluidi pur consentendo il movimento relativo delle due parti.

Viene utilizzato spesso sia in ambito fai da te che in quello professionale, è facile da applicare ed è disponibile in vari tipi per trattare ogni genere di superfici, anche le più delicate, dal serramento al vetro, per siliconare il box doccia o i sanitari, per la realizzazione dei giunti di pavimenti e anche per l’installazione delle lamiere: il silicone per grondaie e lattoneria viene utilizzato per assemblare i vari elementi costituenti la gronda e le lattonerie di rifinitura (scossaline, pressopiegati vari, ecc).

Silicone sigillante: a cosa serve?

I siliconi sigillanti vengono utilizzato per tantissime funzioni e all’apparenza possono sembrare tutti uguali, ma in realtà essi si differenziano per le loro caratteristiche e per le diverse tipologie di applicazione.

Il silicone acrilico

Il silicone acrilico è un sigillante monocomponente di dispersione acquosa, inodore. E’ adatto per le superfici porose, per legno, calcestruzzo, crepe o fessure sui muri e pannelli prefabbricati. E’ da evitarne l’utilizzo se si possono verificare dei ristagni d’acqua e su metalli di natura liscia.

Il silicone acetico

Questo tipo di silicone è un sigillante di tipo elastico, rilascia odore e non è possibile riverniciarlo dopo l’indurimento. E’ adatto alle superfici lisce, ad esempio si può utilizzare tra la ceramica e le piastrelle, oppure tra il vetro del box doccia e la ceramica del piatto in ceramica.

Il silicone neutro

Questo silicone è studiato per le operazioni di sigillatura e incollaggio di superfici più delicate quali legno, PVC, policarbonato, vetrate e alluminio. In commercio ne esistono svariate colorazioni – in base alle esigenze – e inoltre all’interno si può aggiungere una particolare sostanza chimica che lo rende antimuffa.

Silicone sigillante per lattoneria, quale usare?

In lattoneria vengono usati siliconi per assemblare i vari elementi costituenti la gronda e le lattonerie di rifinitura (scossaline, pressopiegati vari, ecc). Nell’ambito delle applicazioni sulla lamiera, il silicone utilizzato è di tipo neutro, perché la sua elasticità permanente compensa i movimenti degli elementi costruttivi ed evita distacchi e rotture, garantendo una tenuta ermetica. Non emana odori fastidiosi e ha un buona adesione sulla maggior parte delle superfici porose.

Questo tipo di silicone è ideale per lamiera zincata, rame, acciaio inox, alluminio e lamiera preverniciata. Ha caratteristiche di elevata elasticità, adesione e resistenza alle alte e basse temperature, nonché un’eccezionale resistenza all’invecchiamento e un’ottima resistenza ai raggi UV ed agli agenti atmosferici.