Tetto verde: una copertura differente per la casa

Molto spesso i tetti delle nostre abitazioni, indipendenti e condominiali, sembrano colate di cemento dall’aspetto estetico poco invitante, che in estate si trasformano in concentrati di calore.

Nell’ambito della riqualificazione ambientale a cui per fortuna stiamo assistendo da qualche anno a questa parte, sta prendendo sempre più piede il tetto verde, ossia una copertura vegetale che serve a migliorare il bilancio energetico dell’edificio e il rapporto tra ossigeno e anidride carbonica nell’atmosfera. Il tutto con un impatto più che positivo dal punto di vista estetico.

Tetto verde: tutto quello che c’è da sapere

Il tetto verde può essere estensivo (con uno strato di terreno di 10 cm e piante non troppo alte) o intensivo (con uno strato di terreno da 40 a 80 cm e piante più alte) e può essere applicato sia a coperture piane sia inclinate; l’importante è calcolare bene le eventuali pendenze in modo da consentire sempre un deflusso ottimale dell’acqua piovana.

Per essere correttamente funzionante, il tetto verde ha bisogno di alcuni sostegni e accorgimenti per evitare problemi per la casa o l’edificio da coprire.

Altro verifica da fare riguarda la funzionalità dello scarico. Sì, perché un buon deflusso evita inutili appesantimenti del tetto. A tal proposito consigliamo di utilizzare piccole pietre per creare percorsi che invitino l’acqua verso una determinata pendenza, in modo che la stessa non ristagni sul tetto.

In ogni caso, consigliamo sempre di effettuare un controllo preventivo allo stato delle grondaie e scossaline. Inoltre, è bene verificare anche la solidità del solaio prima di scegliere montare o far montare il tetto verde.

Ci sono stati clienti che si sono rivolti a noi quando hanno dovuto realizzare un tetto verde e hanno avuto bisogno di pressopiegati scossalina su misura oppure di
grondaie con profili su misura.

Tetto verde: da cosa è composto?

Il tetto verde è formato da diversi strati, ognuno dei quali con la propria funzione specifica:

  • Membrana antivapore contro condensa e umidità
  • Isolate termico per evitare dispersioni di calore
  • Membrana impermeabile contro le infiltrazioni
  • Membrana antiradice, per impedire alle radici di creare danni all’edificio
  • Strato drenante per immagazzinare l’acqua ed allontanare quella eccedente
  • Membrana filtrante per trattenere le particelle di terriccio
  • Terreno di coltura dove far crescere le piante
  • Vegetazione vera e propria

Tetto verde: quali sono i vantaggi

Utilizzare il tetto verde come copertura è sicuramente una apprezzabile scelta estetica, in quanto rende gradevole alla vista l’intera casa o edificio.

Bisogna dire anche che un beneficio nell’utilizzo del tetto verde sta nel fatto stesso che prevede la crescita di vegetazione che fa bene all’ambiente. In ogni caso ci sono numerosi altri vantaggi che è bene ricordare:

  • Contribuisce alla riduzione delle temperatura del tetto in estate e riduce la dispersione termica durante l’inverno. Il tutto mantenendo la temperatura stessa su valori costanti, evitando così sbalzi termici che potrebbero essere dannosi per il solaio
  • I vari strati del tetto verde costituiscono un ostacolo alla propagazione delle onde sonore, riducendo in tal modo l’inquinamento acustico
  • Migliora l’assorbimento dell’acqua distribuendo quella in eccesso all’interno del sistema di raccolta e smaltimento delle acque

C’è da aggiungere anche che il tetto verde, in quanto riqualificazione per scopi di ecocompatibilità, dà diritto ad usufruire del Bonus Verde, una detrazione fiscale del 36% sull’IRPEF fino a un importo massimo di 5.000 Euro.